La Serie A resta ‘bloccata’ dal Coronavirus. Ancora nessuna certezza sulla ripresa del campionato. E non mancano le polemiche
Le sorti della Serie A sono ancora incerte e soprattutto sembrano appese a un filo. Nonostante il Viminale abbia autorizzato gli allenamenti (individuali) anche per gli atleti di discipline non individuali, la posizione del ministro Spadafora sembra ancora orientata al no alla ripresa delle competizioni.
Serie A e coronavirus, ancora nessuna certezza sulla ripresa del campionato
L’emergenza coronavirus interessa l’Italia da due mesi circa e lo stop al calcio è arrivato a inizio marzo. Il 9 del mese per l’esattezza. In questo considerevole lasso di tempo nulla è stato ancora deciso per quanto riguarda il futuro.
Si vive di fatto alla giornata, e la sensazione è che anche agli occhi degli Paesi non riusciamo spiccare in senso positivo per quanto riguarda pianificazione e organizzazione.
Con una circolare del Viminale sulla fase 2 si autorizzano gli allenamenti individuali anche per gli atleti di discipline di squadra. Anche i calciatori possono quindi tornare ad allenarsi ma rispettando le norme per il distanziamento sociale.
Via agli allenamenti (individuali) ma Spadafora gela gli entusiasmi
Se i tifosi della ripresa del campionato hanno esultato vedendo nella decisione una possibile apertura, il ministro Spadafora ha subito gettato acqua sul fuoco con un post non propriamente apprezzato dai più soprattutto per i toni, definiti da molti provocatori.
“Nulla è cambiato rispetto a quanto ho sempre detto. Gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del campionato per ora non se ne parla proprio”, ha scritto Spadafora concludendo poi il messaggio facendo sapere di dover tornare al lavoro per pensare al futuro e alla ripresa di altri sport.
Secondo un programma credibile, nella migliore delle ipotesi il 18 maggio potrebbero iniziare gli allenamenti collettivi, mentre il campionato potrebbe riprendere a metà giugno. A patto che la FIGC e il Comitato Tecnico Scientifico trovino un accordo sul protocollo di sicurezza.
La ripresa degli allenamenti individuali per gli atleti delle squadre di Serie A
Intanto i giocatori di Lecce e Sassuolo tornano in campo per allenarsi a distanza. Segue poi l’Inter, pronta alla ripresa dei lavori, poi Bologna e Juve. In ritardo ripartiranno anche Napoli, Lazio, Roma e Milan che prima di tornare a correre aspettano l’esito dei tamponi ai quali saranno sottoposti i calciatori.
Intanto diverse squadre devono fare i conti con il problema dei calciatori che si trovano all’estero, alcuni dei quali non sembrano intenzionati a rispondere alla convocazione. Ci sono poi da valutare i tempi tecnici per il ritorno e le disposizioni da seguire.